Pagina:Dell'obbedienza del cavallo.pdf/274


Terza. 247

fatta una esatta descrizione di tutto, ciò ch’è necessario che sappia chi vuole imbrigliare il suo Cavallo) ne metterò qui sotto il disegno con tutte le sue misure, perchè possa essere sicura l’esecuzione, e possa essere riconosciuta da chiunque la sua giustezza, e li sbagli presi dal manufattore, o cagionati dall’impressione della stampa.

Dev’esser dunque la briglia adattata alla qualità della bocca del Cavallo, di maniera che non sia nè troppo larga, nè troppo stretta, ed incapace che per mezzo suo l’impulso della mano possa apportare al medesimo nè tormento nè disturbo alcuno sulle barre, che sono da quella parte della bocca che resta sopra il dente detto scaglione, dove dev’esser situato il morso senza toccarlo; e però deve esser questo una schiacciola, perchè è più stabile e meno sottoposta del cannone a guastarsi, come egli lo è nel Compagno, ch’è quel pezzo rotondo che forma la sua testa, che lo stabilisce nel bastone: liscia e tonda in quella parte che posa sopra la barra, e spezzata nel mezzo, perchè sia meno aspra, e più dolce, e formi nell’attaccatura un mezzo collo d’oca che con la sua scapola, metta in libertà la lingua di potersi agitare come più le piace, o almeno non ne riceva incomodo.

L’asta che vien chiamata anche guardia deve produrre due effetti diversi: uno è di tirar


sotto