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186 Parte

solo in potenza, come ho additato nel Capitolo terzo, col quale ho dato termine alla seconda parte.

Ma siccome le figure, che devono essere eseguite dalle azioni del Cavallo di maneggio, richiedono dalla mano del Cavaliere per mezzo della briglia una chiamata propria, specifica, e circostanziata, che indichi alla potenza motrice la norma dell’esecuzione, or con dar maggiore ed or minore impulso alla chiamata, ed or con una sospensione, e tal volta con un arresto o cosa simile, appunto come segue alla mano dello scrivente per mezzo della penna quando fa formare all’inchiostro le figure del carattere, or col calcarla, ed or coll’alleggerirla, e talvolta con staccarla del tutto dalla carta per portarla in giro, ed ora in linea retta, curva, transversale ec., ed in tutte quelle forme che fa d’uopo e che sono opportune per farle eseguire le ombeggiature, e distinguere e separare una figura dall’altra in quella proporzione che bisogna, per ridurle alla perfezione desiderata; così non può esser messa in esecuzione una tal chiamata se prima il Cavaliere non ha fatto acquisto dell’adequata e necessaria perizia, sì teorica che pratica, come è stato d’uopo di fare allo scrivente, poichè inutile senza questa sarebbe tanto il Cavallo d’opera, che la penna ben temperata, perchè non vi sarebbe chi gli sapesse fare agire.


Ri-