Pagina:Dell'obbedienza del cavallo.pdf/191


Seconda. 163

e l’ordine, col quale devono essere eseguite le azioni e le mutazioni loro, perchè possano avere il dovuto risalto e grazia, con il dovuto regolato intervallo che dia luogo all’occhio di distinguer l’una azione dall’altra, e di toglier di mezzo quella confusione, che pregiudica al pregio loro.

Lo sparo de’ calci oltre il visibile scioglimento che cagiona in tutti i legamenti, che compongono la parte di dietro, agilita di più mirabilmente il restante del corpo tutto; lo abilita alla Capriola, e lo distoglie dalla difesa dell’impennata, quando vi abbia inclinazione e la metta in pratica, perchè è il suo opposto.

Sopra ogni cosa però è necessario, che il Cavallerizzo si guardi bene sempre, ma in questi principj molto più, di non far mai in nessuna occasione chiamata alcuna in tempo, che la potenza motrice non sia in grado di poterli dare esecuzione nel momento istesso ch’ella segue, come accaderebbe per modo d’esempio, se fosse fatta quando la macchina è in moto, o scomposta, o non preparata con la ripresa, o col componimento dei piedi, o di quelle parti necessarie a produrre l’azione che deve essere eseguita; però qualunque cambiamento d’azione, di tempo, di misura d’equilibrio, e di qualunque altra cosa non può essere eseguita con giustezza, e senza sconcerto, se non è prevenuta dalla sospensione, o


X 2 dall’