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Seconda. 151

do corrisponde anche alla chiamata dell’ajutante che lo cavalca, li si levi le corde lunghe, e si lasci che il medesimo continui a farli fare le medesime lezioni, perchè coll’esercizio replicato acquisti l’abito, e quella facilità che dà compimento e perfezione all’azione.

Dal farlo agire colle corde lunghe da terra quando ha l’uomo addosso si ricavano due vantaggi: l’uno è l’avvezzarlo ad intendere con più facilità la diversità che vi è dalla chiamata che li viene di sopra, da quella che li viene di sotto, che è più giusta, stante che questa è più a portata di chiamar il peso sopra i piedi d’avanti, che sono la vera base del sostegno e dell’equilibrio del medesimo, e dal quale nasce tutto il pregio dell’azione, e l’altra che li viene di sopra è di distorlo da essi, perchè nel sentirsi chiamare all’in su viene la testa incitata ad alzarsi, ed il peso a dare indietro, dal che avviene la diversità dell’una dall’altra, e l’obbligo, che questa sia messa in opera con misura e proporzione, perchè non cagioni effetto opposto, e diverso da quello che si vuole:

E l’altro avvantaggio è di poter dar lezione con esso Polledro alli scolari non bastantemente pratici, e non capaci di fare le chiamate giuste, senza che i medesimi corrano rischio alcuno, e senza che il Cavallo sia sottoposto a guastarsi, con prendere qualche credenza, oltre quello di fa-


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