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Seconda. 137.

dannosa, come riuscirebbe se fosse obbligato ad eseguirla diversamente da quello, che comporta la natura della costruzione sua.

Sogliono i Polledri imbarazzarsi nel dare addietro, coll’alzar della testa, per così spignere il peso del corpo in dietro in obbedire alla chiamata; e siccome in questa forma vengono ad esser caricate l’anche, di un peso superiore alla loro attività, e per conseguenza obbligate a cosa che non possono fare, così conviene che il Cavallerizzo insegni al Polledro il modo di por riparo a tale inconveniente con obbligarlo a tenere la testa bassa verso terra, per tirare sulle spalle quel peso, ch’egli spigneva di superfluo su le anche; poichè messo così in grado di potere agire, vedrà nell’istante medesimo cessare la ripugnanza, e dare a dietro quanto vuole; all’opposto castigandolo, lo vedrà dare in una giusta disperazione, capace di farlo rigettare, perchè obbligato in certa maniera ad un impossibile.

Il far lavorare il Polledro da terra senza l’uomo addosso, non è appoggiato che all’assioma comune di dover cominciare sempre qualunque impresa dal più facile, prima di passare al più difficile; poichè non può revocarsi in dubbio, che sia più facile al Polledro l’esecuzione delle azioni sue, scarico di peso, che dal peso aggravato: onde ridotto a questo se-


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