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Seconda. 123

formate, dai piedi due linee paralelle (che nelle scuole sono chiamate piste) una dal piè destro, ed una dal piè sinistro ambedue d’avanti, e due curve dai medesimi piedi nel moto progressivo circolare, una più piccola dell’altra; a differenza del moto laterale, nel quale è forza, che ne siano formate quattro, una per ciaschedun piede, come si è veduto sopra.

Secondo: che per formare tanto le rette, che le curve semplici del moto progressivo, necessario è che i piedi di dietro agiscano nelle medesime linee che vengono di mano in mano formate dai respettivi piedi d’avanti.

Terzo: che le linee rette non ammettono differenza alcuna nell’azione dei piedi, per quello che riguarda l’estenzione del terreno che devono abbracciare, perchè ciascheduno di loro deve abbracciarne egual porzione.

Quarto: che il piede d’avanti, che la potenza motrice mette in moto il primo, è quello dal quale devono pigliar regola l’estenzione del terreno, la vivezza dell’azione, la prontezza, ed il sollevamento da terra di tutti gli altri.

Quinto: che quando l’operazione deve essere eseguita su la mano destra, deve essere cominciata dal piè sinistro d’avanti, e dal destro quando deve essere eseguita su la mano sinistra.


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