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vallerizzo che lo possiede, si dà ad intendere di regolar lui medesimo quell’azione, che dalla stessa potenza motrice viene eseguita, a seconda della sua ingerenza ed incarico; e ciò accade stante il non essere ancora stata conosciuta in esse la cagione, donde nasce il suo effetto.

Nè può il medesimo Cavallerizzo lusingarsi di potere esigere da alcuna delle quattro gambe esecuzione opposta al destino, e costruzione loro; e da una tal presunzione messa in opera, appunto dipendono, il perdimento di tempo, le difese, la poca riuscita, ed il rigettarsi che fanno nelle Cavallerizze medesime i Cavalli di spirito, e della maggiore disposizione.

Appoggiato a queste premesse, metta pure francamente il Cavallerizzo la mano all’opra e si faccia tirar fuori di stalla il Polledro già ridotto mansueto e docile, con il metodo prescritto nell’antecedente capitolo; sia questo armato di Sella, Briglia, e seghettina a guisa di musarola sul naso con tre venti lunghi, e siano questi di corame per maggior comodo di tenergli in mano, due attaccati alle campanelle della medesima seghettina, e gli altri alle redini della Briglia.

Al comparir che fa, li vada subito incontro per farli carezze, indi pigli in mano tutte tre le guide più corte che può vicino al muso, lo faccia allora girare attorno a se in ma-


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