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Seconda. 91

almeno una volta il giorno, non solo perchè sempre più s’avvezzi ad essere obbediente alla chiamata, ma anche per farli fare esercizio; affine che il troppo riposo non gli apporti pregiudizio, per cavarne poi maggior profitto, è duopo farlo lavorare da tutte due le mani, e così terminata la lezione dalla mandritta, si pari, li si faccia le solite carezze, e dipoi si faccia voltare adagio adagio, e si ricominci dalla sinistra, prima di passo; da questo col sollecitarlo si faccia entrare nel trotto, e col pressarlo maggiormente si obblighi a passare al galoppo senza curare in questo principio, che vada giusto, o falso.

Tornato in stalla si rileghi alle colonne tanto, che si raffreddi (perchè non torna bene il metterlo a mangiare quando è riscaldato) ed in questo frattempo è molto opportuno di farli vedere e annusare la bardella e la sella, ed annusata che l’abbia può rimettersi in luogo, che la possa sempre vedere, e dopo voltarlo alla mangiatoja, che così facendo, non solo perderà più presto il sospetto, ma averà piacere che li sia portata ad annusare, per poter più presto andare a mangiare.

E per prepararlo a riceverla sul dorso, in questo tempo di riposo, se li deve mettere una cigna, fattali anch’essa prima annusare, e riconoscere, ed indi mettergliela con maniera addosso senza fermarla, tenendovela con la mano,


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