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Prima. 77


Quindi è, che assicurato dalla sopradetta confessione dei medesimi Professori dell’errore in cui erano, mi trovai obbligato di ricercare nell’esame del meccanismo della macchina, il modo di por riparo a tanto e sì pregiudiciale sconcerto, come si è veduto sopra; e rilevai, che quattro sono gli agenti, che concorrono a formare le azioni del Cavallo di concerto; ma che tutti questi quattro agenti sono stati dotati dalla natura di una propria particolare limitata attività, di maniera che nessuno di essi può mescolarsi nell’ingerenza dell’altro, nè può essere impiegato diversamente da quello che ne comporta la sua indole naturale; sono questi la potenza motrice, il peso della macchina, le gambe d’avanti, e quelle di dietro.

La potenza motrice è stata dotata della facoltà di mettere in opera gli altri tre, con l’incarico di dover secondare la limitata attività loro, e di dar moto ad essi, a seconda della chiamata, che gli viene fatta dal Cavaliere.

Il peso è stato incaricato di dar moto, ed esecuzione alle azioni, e di prestarsi ad ogni minimo impulso che gli venga dato dalla potenza motrice, per mezzo dell’elasticità delle gambe.

Alle gambe d’avanti è stata accordata l’attività, e gli è stato imposto l’obbligo di sostenere il maggior peso della macchina, e di secondare come, e quando occorre, l’azione sua,


e di