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Luca, accadde poi una cosa strana: attraverso una lieve nebbia che pareva salire dalla terra come un fumo biancastro, egli vide un fuoco brillare laggiù fra le rovine di Oppia; e la mattina dopo, sebbene durante la notte tutto fosse rimasto quieto ed i cani non avessero abbaiato, si accorse che dallo stabbio mancava una pecora.

Viandanti poco scrupolosi, o ladri di professione, avevano bivaccato laggiù fra le rovine, banchettando a spese sue. Ma perché i cani tacevano? Egli non era mai stato superstizioso: non credeva quindi, come altri pastori, che con la forza di parole magiche si potesse impedire ai cani di abbaiare: non era superstizioso; eppure quel fuoco insolito e quella misteriosa sparizione della pecora, gli davano da pensare.

A volte il diavolo scherza con gli uomini, si diverte a far sparire qualche oggetto, fomenta sogni, allucinazioni, sospetti maligni. Egli adesso, per esempio, pensava si trattasse di una vendetta di Luca: Luca, di nuovo scappato di casa, come una volpe fatto il suo covo tra le rovine, avrebbe a poco a poco, sera per sera, distrutto il suo gregge. Ricor-