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gere ch’era stato Luca, quando ella si alzò di scatto, corse su dal vecchio e gli disse la verità.


E fu come se d’un tratto ella avesse rotto una catena che, avvincendola, la rendeva proterva e ribelle. Dopo quel giorno fu libera di fare il piacer suo: andava e veniva a cavallo come un maschio; e cominciò a trattare gli affari di famiglia, usando, se occorreva, la prepotenza e il sopruso.

Questo modo di vivere le giovava anche fisicamente: ella cresceva di statura e diventava bella, di una bellezza d’amazzone, con qualche cosa di violento negli occhi e nella bocca infocata, e un segno di volontà nel mento ch’ella sporgeva anche perché il suo collo perfetto sembrasse più lungo.

La gente però la sfuggiva, senza dimostrarlo: ed i giovani, pure desiderandola, pensavano che non l’avrebbero sposata volentieri. Ricordavano anzi una sua antenata che, si diceva, aveva fatto