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— Questo è il compenso per la corsa che ho fatto: trattarmi male, anche.

— Se l’hai fatta, la corsa, è perché ne avevi piacere, testa pazza, — disse Luca che si trovava insolitamente in casa: e Francesca ricominciò a questionare con lui, trattandolo però con disprezzo.

— E vattene, tu! Va per le strade a suonare la chitarra. Con la scusa che studi, vivi alle spalle dei vecchi e delle donne, delle teste pazze anche, sì! Va, è molto superiore a te Luca Doneddu, che ha buttato i libri ai cani e fa il pastore, per adesso, ma poi diventerà il padrone in casa nostra.

Senza perdere la solita sua calma, Luca si contentò di rispondere:

— È possibile anche, se tu lo sposi.

Allora Francesca si mise a strillare, poi si buttò per terra e pianse di rabbia per i maltrattamenti che, secondo lei, le venivano fatti in famiglia: tutto questo però non le impediva di sentire Luca e la madre discutere se al nonno, che aspettava ansioso e già doveva aver sentito il passo del cavallo di ritorno, si doveva dire o no che era stata lei ad andare all’ovile; e già stabilivano di fin-