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era la ricca città di Oppia. E sai perché fu distrutta? perché i suoi abitanti, corrotti da una vita di benessere e di lusso, si erano dati, più per desiderio di novità che per animo perverso, al culto del diavolo. Alcuni giovani di buona famiglia si riunivano tutte le notti in una cantina, bevevano e scavavano un passaggio sotterraneo, in pendìo, con la speranza di arrivare all’inferno. Dicevano ridendo: poiché non possiamo fare una scala che porti al cielo, ebbene, facciamone una che scenda all’inferno.

— Loro intenzione, del resto, era di beffarsi del diavolo, se riuscivano a scovarlo: poiché il diavolo vero, il diavolo grande, Lucifero, non può mai uscire dall’inferno, e deve contentarsi di mandare nel mondo, a sconvolgerlo, i diavoli minori.

— Or dunque, quei valenti ragazzi di Oppia, non avendo altro da fare, tentavano di giungere fino a Lucifero, per beffa invitarlo ad uscire, a unirsi con loro e prender parte alle loro ribotte: e deriderlo, quindi, per la sua impotenza a muoversi.

— E scava e scava, essi perdevano le notti nel loro misterioso lavoro: di gior-