Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 194 — |
Ma zio Ulpiano — non sapeva precisamente neppure lui il perché — era spinto a pungere il giovine.
— È compare Teodoro Podda, l’avrai sentito nominare. È passato una volta anche di qui, mesi fa, ricordi? È ricchissimo pure lui: ha un figlio solo, e lo vuole ammogliare con Francesca nostra.
— Ah, — disse Luca con voce mutata, — è questo il pretendente del quale vostro nipote non ricordava il nome?
— Questo è.
— E il giovine è alla guerra?
— Sì, ed ha già preso due medaglie: adesso verrà in licenza, e, certo, verrà anche a trovarci in paese.
Luca non replicò subito: stralunò un po’ gli occhi, poi domandò con voce alquanto strozzata:
— E voi siete contento?
— Contento sono. È giovane valoroso, figlio unico, amante della famiglia. Francesca non ha che da varcare la soglia di quella casa per essere felice e comandare come una regina. E comanderà, sì, te lo assicuro io.
Dopo un primo senso di angoscia, Luca si riebbe e guardò il vecchio con