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grado sul suo dorso però passava come l’increspatura di un’onda: poiché le parole di Maria Lia, che davano corpo a quelle di Francesca, aumentavano il tumulto del suo cuore.

— Eppure lo dice anche la canzone, — riprese la strana fidanzata, scuotendo la testa appoggiata al tronco del sovero e parlando davvero come in sogno; — son belle le cose lontane, le stelle in cielo, i bastimenti in mare, gli uccelli che volano alti sulle nuvole. Io penso a lui quando vedo queste cose; e quando soffia il vento mi pare sia lui a dirmi parole d’amore; e se sono stanca e mi riposo, mi pare sia lui a sedermi accanto; e quando cammino, cammino sempre con lui; e parliamo, e non più questioni sorgono fra di noi. Così cammineremo fino alla morte.

— E lascia queste cose, — ribattè Maria Lia; ma anche la sua voce era turbata. — Egli tornerà, vi sposerete e riprenderete le questioni. Perché vuoi che non torni?

— Non sono io che lo voglio; è la sorte.

— Ma, parli sul serio, Francesca, o ti burli di noi?