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e stesa sotto il suo sguardo come un compagno vinto che, a volerlo, si può bastonare fino a sangue.

La donna seduta accanto a lui non fiatava. Che faceva? Lo osservava? Osservami pure: vedrai i miei capelli inselvatichiti, il mio viso bruciato e nero come dopo un incendio, le mani sporche e le vesti marce come quelle di un vagabondo che ha dormito nelle stalle e nelle caverne: non vedrai i miei occhi ed il mio pensiero; e il mio pensiero è che vi odio tutti, tu e la tua famiglia, e vi maledico tutti, che possiate andar dispersi in polvere ai quattro venti, e con voi la vostra casa dove mi avete preso come in una trappola e dove mi volevate bruciare vivo come un sorcio velenoso.

D’un tratto la donna gli prese una mano, ed egli sentì le dita lisce e tiepide di lei toccare ad una ad una le sue, e come un becco d’uccello piluccargliene le punte.

La donna gli tagliava le unghie.

Allora provò un senso di stupore; poi ricordò che durante le ore d’incoscienza della febbre gli era parso che una donna, la madre, lo assistesse: adesso capiva