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Francesca, nessuna di loro sospettava la verità.

La madre sospirava. Ecco che adesso le toccava anche di muoversi; lei che non usciva mai di casa: le toccava di andare ad assistere da vicino al dramma che già tanto da lontano la turbava. Ma era una figlia obbediente e non ricordava di aver mai trasgredito agli ordini del padre: solo suo lamento e protesta, ma coloriti di rassegnazione, erano i sospiri. Sospirando preparò qualche cosa da portare a Luca; sospirando mise la sella al cavallo e si dispose a partire: e più intensi si fecero i sospiri quando Francesca, pregata da lei di accompagnarla, rispose sgarbatamente di no. Ah, non le rassomigliava, Francesca, neppure nel rispetto filiale: pazienza, la vita passa lo stesso.

D’un tratto però Francesca parve pentirsi: andò a mettersi un’altra sottana e si annodò forte il fazzoletto sotto il mento.

— Vengo, mamma. Volete montare in sella, o in groppa?

— In groppa, in groppa, — disse umilmente la madre.

Allora Francesca saltò a cavalcioni in