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e voi dovete darmi una medicina che mi guarisca.

Presa su questo tono, la vecchia si intenerì: continuava però ad osservare Francesca con occhi freddi, scrutatori, e trovava invero qualche cosa di strano, di malato, in quel viso pallido stravolto e negli occhi che rifulgevano come fossero di perla.

— Forse hai bisogno che il parroco ti legga gli Evangeli. Il demonio è dentro di te, non fuori di te.

— Non potreste leggermeli voi?

— Io non so leggere, colomba mia: ma, aspetta, ti darò una medaglia buona contro le tentazioni: poi ti dirò come devi fare per salvarti.

Si alzò, e prima di cercare la medaglia mise due tazze su un vassoio e versò il caffè. A Francesca non piaceva molto il caffè; l’accettò per buona creanza, mentre la vecchia sorbiva con voluttà il suo e, forse per effetto della bevanda, diventava più espansiva. Senza smettere il suo accento di sarcasmo, traendo fuori di tasca e palpandole una per una un grappolo di medagliette nere, disse:

— Vedi, colomba, qui sta tutta la mia