Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/152

 
— 138 —
 


Per distrarli zio Pietro raccontò una storiella.

— Sentite, una volta un mercante andò in un regno lontano, ove c’erano tanti topi che il re mangiava sempre pane, perchè il formaggio se lo rodevano quelli....

— Figuriamoci allora cosa si mangiava in carcere! — sogghignò il paesano.

— Basta, cosa fa il mercante? Tornato al suo paese prende tanti gatti e li porta in regalo al re, il quale, vedendo la strage che i gatti facevano dei sorci, dona al mercante tanti sacchi di oro. Poi, tornato il mercante al suo paese, un compagno invidioso pensa: se quel re regala tanto oro per tre o quattro gatti, cosa darà se gli portano cose di più gran valore? Cosa fa, prende e gli porta tutto il suo patrimonio in doni, oro, perle, broccato, vino, ecc.

— Anche formaggio?

— Anche. Ad ogni modo, sapete cosa fece il re? Siccome il visitatore, maligno, non aveva detto che era del paese di quell’altro, il re, credendolo d’un regno di topi come il suo, gli regalò sei gatti!

Al paesano piacque tanto la storiella, che dopo quella sera continuò a frequentare l’ovile: e ogni volta portava vino,