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fissi: s’era tolto il fazzoletto e coi capelli grigi scarmigliati e quella espressione inquietante degli occhi mi destava paura.

Sentivo ch’ella si accorgeva di tutto e non voleva parlare per lasciarmi arbitro delle mie azioni: o era un’illusione anche questa? Ad ogni modo anch’io non volevo, non potevo farle sapere nulla; e il nostro silenzio accresceva la nostra pena.

La sera intanto scendeva, con un crepuscolo verdognolo, triste, che mi ricordava le sere d’autunno in riva al mare. E pensavo al piccolo bambino nudo che mi si era aggrappato alle gambe, un giorno, e aveva destato il mio amore paterno. Oh’ avere la mia bambina nuda così fra le braccia come un fiore, come l’immagine stessa della vita! Questo desiderio fisico, come quello delle madri, un po’ morboso, accresceva la mia vera angoscia, che era, in fondo, la coscienza di mancare al mio dovere.

La sera scendeva, e io avevo l’impressione che l’ombra veramente si addensasse, si ammucchiasse intorno a me, fino ad accecarmi, a soffocarmi.

Perché, infine, avevo riconfermato la mia promessa, ma non ero deciso in cuor mio a mantenerla.