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Le sue dita si allargavano e si stringevano, uncinandosi come le branche dei gamberi: ed io, al solito, ascoltandolo, davo un significato nascosto ai suoi gesti ed alle sue parole. Osservai però, non senza malizia:

— Come va, allora, che vostra moglie mi consiglia sempre di andare a visitare il malato?

Ecco l’uomo ridere, e nello stesso tempo accigliarsi di nuovo. Si batte l’indice sulla fronte e risponde:

— Il male di mia moglie è peggiore di quell’altro, e la signorina se ne sarà accorta: la mia Marisa è una scervellata.

— Ma no: è tanto buona.

— Troppo buona, anzi: ma è nata senza cervello. La verità è la verità.

Poi, con uno slancio di fiducia, mi confida che la fama di anarchico egli se l’era procurata perché un tempo diceva a tutti, in faccia, la verità.

— A tutti! — confermò, battendo la canna sul parapetto, col pericolo di farne volar via l’amo: poi si placò di nuovo. —