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il fanciullo nascosto 19


te di madre disperata. E nello stesso tempo sentiva d’ingannarsi e il dubbio, anzi a momenti la certezza, che il ragazzo fosse scomparso davvero le toglieva la ragione. Allora un senso di vertigine la investiva; ma nel turbinìo dei pensieri uno gliene rimaneva fermo come un pernio intorno al quale si aggiravano tutti gli altri: che Dio la castigasse con quel terrore della sua malvagità di aver acconsentito all’intrigo infernale dei parenti.

Il peggio è che le donne rimaste con lei non sapevano nulla di questo intrigo ed erano convinte che Juanne Bellu avesse nascosto il ragazzo: e una proponeva alla madre di andare subito dalle autorità a denunziare il colpevole, e l’altra invece di supplicarlo a restituirle subito il figliuolo.

Ella già si rifugiava un poco in quest’ultima idea quando arrivò Antoni Paskale. Non correva, adesso, Antoni Paskale, ma il rumore dei suoi passi aveva qualche cosa di minaccioso. Si sentivano i chiodi dei suoi scarponi battere sul selciato; spinse con violenza il portone, e il suo viso, alla luna chiara come un sole d’argento, apparve bianco di dolore e d’ira repressa. La madre lo guardò e sentì