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38 storia della letteratura italiana


Questa scena, dove sono attori san Michele, il Silenzio, la Frode, la Discordia, è ammiratissima per originalitá di concezione e fusione di colori:


                               Dovunque drizza Michel angel l’ale,
fuggon le nubi e torna il ciel sereno:
gli gira intorno un aureo cerchio, quale
veggiam di notte lampeggiar baleno.
     


Versi stupendamente epici, che vanno digradando fin nel satirico con naturali mutamenti di tono. Ed è un satirico ancora piú efficace, perché non ci è apparenza d’intenzione satirica, anzi ci si rivela una bonomia, un’aria senza malizia, dov’ è la finezza dell’ ironia ariostesca. La Discordia fa il suo mestiere, e ne viene la famosa scena nel campo di Agramante, rimasta proverbiale, dov’ è il vero scioglimento dell’azione, il motivo interno della dissoluzione e della sconfitta dell’esercito pagano. I movimenti comici in questa scena sono piú nelle cose che nelle frasi, fondati su quel subitaneo e impreveduto delle impressioni e degl’ istinti, che toglie luogo alla riflessione e spinge i cavalieri gli uni contro gli altri. Rodomonte è il piú spiccato carattere di questo genere, ed è rimasto proverbiale: mistura di forza e di coraggio e di bestialitá. Le sue imprecazioni contro le donne, la sua credulitá e sciocchezza nel fatto d’Isabella, la sua comica lotta col pazzo Orlando, la sua scurrilitá e grossolanitá verso Bradamante sono tratti felicissimi, che mettono in evidenza il cavaliere errante nel suo aspetto comico: materia gigantesca, vuota di senno, grossolana e bestiale. Il contrapposto è Ruggiero, «di virtú fonte», nel quale il poeta ha voluto rappresentare la parte seria ed eroica del cavaliere: leale, gentile, magnanimo. Nella sua concezione ci entra un po’ l’Achille omerico, un po’ Damone e Pizia, Quinzio e Flaminio, collisioni tra l’onore e l’amore, tra l’amore e l’amicizia, da cui escono molti effetti drammatici. Ma chi ha studiato un po’ Ludovico come si dipinge egli medesimo, vede che l’uomo è al di sotto del poeta, né in lui ci è la stoffa da cui escono le grandi figure eroiche,