Pagina:De Sanctis, Francesco – Storia della letteratura italiana, Vol. II, 1912 – BEIC 1807957.djvu/408

402 storia della letteratura italiana


sue geste, nelle sue intimitá, nella sua azione storica, ne’ suoi effetti su’ contemporanei, nella sua solitudine pensosa: immensa sintesi, dove precipitano gli avvenimenti e i secoli, come incalzati e attratti da una forza superiore in quegli sdruccioli accavallantisi, appena frenati dalle rime.

Questo è il primo movimento, epico-lirico, del secolo decimonono. Al macchinismo classico succede il macchinismo teologico. Ma non è mero macchinismo, semplice colorito o abbellimento. È un contenuto redivivo nell’immaginazione, che ricostruisce a sua immagine la storia dell’umanitá e il cuore dell’uomo. È Cristo smarrito e ritrovato al di dentro di noi. Ritorna la provvidenza nel mondo, ricomparisce il miracolo nella storia, rifioriscono la speranza e la preghiera, il cuore si raddolcisce, si apre a sentimenti miti: su’ disinganni e sulle discordie mondane spira un alito di perdono e di pace. Ciò che intravedeva Foscolo, disegnò Manzoni con un entusiasmo giovanile, riflesso di quell’entusiasmo religioso, che accompagnava a Roma il papa reduce, ispirava ad Alessandro la federazione cristiana, prometteva agli uomini stanchi un’èra novella di pace e riposo. La nuova generazione sorgeva tra queste illusioni; e mentre il vecchio Foscolo fantasticava un paradiso delle Grazie, allegorizzando con colori antichi cose moderne, Manzoni ricostruiva l’ideale del paradiso cristiano e lo riconciliava con lo spirito moderno. La mitologia se ne va, e resta il classicismo: il secolo decimottavo è rinnegato, e restano le sue idee. Mutata è la cornice: il quadro è lo stesso. Guardate il Cinque maggio. La cornice è una illuminazione artistica, una bell’opera d’immaginazione, da cui non esce alcuna seria impressione religiosa. Il quadro è la storia di un genio, rifatta dal genio. L’interesse non è nella cornice, è nel quadro.

Ben presto il movimento teologico diviene prettamente filosofico. Dio è l’assoluto, l’idea; Cristo è l’idea in quanto è realizzata, l’idea naturalizzata; lo Spirito è l’idea riflessa e consapevole, il Verbo; la Trinitá teologica diviene la base di una trinitá filosofica. Il Dio teologico è l’essere nel suo immediato, il nulla, un Dio astratto e formale, vuoto di contenuto. Dio