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xix - la nuova scienza 217


superiore : la sua conciliazione — Contrasto con le tendenze battagliere e distruttive dei suoi tempi — Limiti del Vico: non concepisce il progresso, non bene intende il medio evo e l’etá moderna: sua timiditá religiosa — Effetti formidabili che escono piú tardi dalle sue speculazioni — Inefficacia e oscuritá del Vico ai suoi tempi.

vi. — Il secolo decimottavo trae le conseguenze dalle premesse ideali del secolo precedente — Veste popolare della scienza: la riforma della societá secondo ragione : preparazione della rivoluzione — Lotta contro la vecchia societá: la borghesia contro le classi privilegiate: carattere cosmopolitico della lotta — Caso particolare di essa : la lotta giurisdizionale: borghesia e monarchia contro la curia romana — I giurisdizionalisti napoletani — Pietro Giannone, e la Storia civile del regno di Napoli — La polemica nella storia — Il Giannone e il Vico — Passaggio dalla Storia civile alla piú radicale negazione del Triregno — Liberalismo cortigiano — Sviluppo da questo del moto riformistico e rivoluzionario — Filosofi, filantropi, spiriti forti — La propaganda, l’apostolato, la nuova fede — La nuova scienza si trasmuta in letteratura.]


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La letteratura non poteva risorgere che con la risurrezione della coscienza nazionale. Come negazione, ebbe vita splendida, che si chiuse col Folengo e l’Aretino. Arrestato quel movimento negativo dal concilio di Trento, nacque un’affermazione ipocrita e rettorica, sotto alla quale senti una delle forme piú deleterie della negazione, l’indifferenza. In quella stagnazione della vita pubblica e privata, non rimane alla letteratura altro di vivo che un molle lirismo idillico, il quale si scioglie nel melodramma e dá luogo alla musica.

Ma quel movimento non era puramente negativo. Vi sorgeva dirimpetto l’affermazione del Machiavelli, una prima ricostruzione della coscienza, un mondo nuovo in opposizione dell’ascetismo, trovato e illustrato dalla scienza. È in questo mondo nuovo che la letteratura dovea cercare il suo contenuto, il suo motivo, la sua novitá. Accettarlo o combatterlo era lo stesso. Ma bisognava ad ogni costo avere una fede : lottare, poetare, vivere, morire per quella.

I principi furono favorevoli. Insieme con la nuova letteratura si era sviluppata un’agitazione filosofica nelle universitá e nelle