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xvii - torquato tasso 175


suo mondo poetico, come nella vita pratica. Miserabile trastullo del suo cuore e della sua immaginazione, fu la il suo martirio e la sua gloria. Cercando un mondo esteriore ed epico in un repertorio giá esaurito, vi gittò dentro se stesso, la sua idealitá, la sua sinceritá, il suo spirito malinconico e cavalleresco, e lá trovò la sua immortalitá. Ivi si sente la tragedia di questa decadenza italiana. Ivi la poesia, prima di morire, cantava il suo lamento funebre e creava Tancredi, presentimento di una nuova poesia, quando l’Italia sará degna di averla.