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xvi - pietro aretino 127


Abbandona i procedimenti meccanici, non cura le finezze e le lascivie della forma. Ha tanta forza e facilitá di produzione e tanta ricchezza di concetti e d’immagini, che tutto esce fuori con impeto e per la via piú diritta. Non ci è intoppo, non ci è digressione o distrazione : pronto e deciso nello stile come nella vita. Mai non fu cosi vero il detto che «lo stile è l’uomo». Come il suo io è il centro dell’universo, è il centro del suo stile. Il mondo che rappresenta non esiste per sé, ma per lui, e lo tratta e lo maneggia come cosa sua, con quel capriccio e con quella libertá che il Folengo tratta il mondo della sua immaginazione. Se non che, nel Folengo si sviluppa l’umore, perché il suo mondo è immaginario, e lo tratta senza alcuna serietá, solo per riderne; dove il mondo di Pietro è cosa reale, e ne ha una perfetta conoscenza, e lo tratta per sfruttarlo, per cavarne il suo utile. Perciò non rispetta il suo argomento, non si cala e non si obblia in esso; ma ne fa il suo istrumento, i suoi mezzi, anche a costo di profanarlo indegnamente. Tratta Gesú Cristo come un cavaliere errante. «Le menzogne poetiche — dice a proposito della Vergine — diventano evangeli allorché rivolgonsi a cantare di Colei che è rifugio delle speranze nostre.» Della sua Vita di santa Caterina scrive che «si sostien quasi tutta in sul dosso della invenzione;... perocché, oltre che ogni cosa che risulta in gloria di Dio è ammessa l’opera, che in se stessa è poca, sarebbe nulla senza l’aiuto che io le ho dato meditando».

Talora si secca per via, il cervello è vuoto, e ammassa aggettivi con uno sfoggio di pompa oratoria che rivela il ciarlatano :


Il facile, il religioso, il chiaro, il grazioso, il nobile, il fervido, il fedele, il verace, il soave, il buono, il salutifero, il sacro e il santo dire di Caterina, vergine, santa, sacra, salutifera, buona, soave, verace, fedele, fervida, nobile, graziosa, chiara, religiosa e facile, avea in modo sequestrati gli spiriti, ecc.


Sembra una campana che ti assorda, e ti turi le orecchie. Questo dicevasi «stile fiorito», e l’Aretino te ne regala quando non ha di meglio. Talora vuol pur dire, ma non ha vena e non sentimento, ed esce nelle piú sbardellate metafore e nelle