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dagli nel capo che tu lo fracassi.
La sta ’l di e la notte inginocchione col collo torto e dice pissi passi : . . .
— Piglia qualche piacer, deh! fa’ a mio modo, ché a dargli un po’ di spasso gli è dovuto.
La Ragione è vinta e l’anima cede. Ella desidera una ghirlanda con un nodo,
come di quelle eh’ io ho giá veduto.
E il demonio aggiunge :
Fatt’un bel tocco di velluto rosso e una zimarra per tener in dosso.
Cosi la Ragione è impotente senza la Grazia. Comparisce Dio stesso :
Voltati a me, non mi far resistenza,
eh’ io t’ ho aspettato e aspetto a penitenza.
L’anima, pentita del mal pensiero, risponde:
Non merito da te esser udita pe’ mie’ gravi pensieri, iniqui e stolti.
Io ho la tua bontá tanto schernita, eh’ io non son degna che tu mi ti volti; e senza te io son come smarrita, nessun non trovo che il mio cor conforti.
Se tu, Signor, c’ hai per me ’l sangue sparso, non mi soccorri, ogni rimedio è scarso.
Allora Dio le manda in soccorso le virtú cardinali, Prudenza, lemperanza, Fortezza, Giustizia, Misericordia, Povertá, Pazienza, Umiltá. Ciascuna parla di sé, citando talora questo o quel passo della Bibbia. Ecco alcuni brani:
Prudenza
Io ti conforto che tu sia prudente in tutte l’opre tue com’ il serpente.