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II

I TOSCANI

[Carattere della lingua e dello stile nell’ Italia centrale — Paragone della tenzone di Ciullo con quella di Ciacco déU’Anguillara — Altri esempi; la Compiuta, Bondie Dietaiuti, Alesso di Guido Donati — Proprietá, grazia e semplicitá della forma toscana — Ma permanenza di un contenuto convenzionale — Madonna, Messere e l’Amore — L’ideale cavalleresco di poca forza e durata in Italia — Il nuovo contenuto. La scienza, coltivata nelle universitá, madre della poesia italiana — Guido Guinicelli — La letteratura italiana, nelle sue origini, allontanata dallo spirito popolare per effetto prima dell’ ideale cavalleresco, poi della scienza — Guittone d’Arezzo: energia morale, deficienza di poesia e d’arte — Iacopone da Todi e la letteratura religiosa popolare — Tratti di grande bellezza, ma in genere materia greggia — Rozzezza della poesia morale e della poesia politica — Rozzezza della letteratura e poesia scientifica: Brunetto Latini — Bologna, centro della scienza; Firenze, della poesia; e loro rapporti — Scienza e arte in Cino da Pistoia — Scienza e poesia in Guido Cavalcanti — La poetica dello Stil nuovo: la bella veste — Le «nuove rime» di Dante — Contenuto filosofico dello Stil nuovo : l’ideale della Donna.]

Mentre la coltura siciliana si spiegava con tanto splendore e lusso d’immaginazione, e attirava a sé i piú chiari ingegni d’ Italia, ne’ comuni dell’ Italia centrale, oscuramente ma con assiduo lavoro, si formava e puliva il volgare. Centri principali erano Bologna e Firenze, intorno a’ quali trovi Lucca, Pistoia, Pisa, Arezzo, Siena, Faenza, Ravenna, Todi, Sarzana, Pavia, Reggio.

Gittando uno sguardo su quelle antichissime rime, non ritrovi la vivacitá e la tenerezza meridionale, ma uno stile sano e semplice, lontano da ogni gonfiezza e pretensione, e un volgare