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Ma sono affogati fra paragoni, sottigliezze e freddure, che nella rozza e trascurata forma spiccano piu, e sono reminiscenze, sfoggio di sapere. Non sente amore, ma sottilizza d’amore, come :

Fino amor di fin cor vien di valenza e scende in alto core somigliante, e fa di due voleri una voglienza, la qual è forte piú che lo diamante, legandoli con amorosa lenza, che non si rompe né scioglie l’amante.

Su questa via giunge sino alla piú goffa espressione di una maniera falsa e affettata, come è un sonetto che comincia :

Lo viso, e son diviso dallo viso, e per avviso credo ben visare, però diviso viso dallo viso, ch’altr’ è lo viso che lo divisare, ecc.

Nondimeno questi passatempi poetici, se rimasero estranei alla serietá e intimitá della vita, ebbero non piccola influenza nella formazione del volgare, sviluppando le forme grammaticali e la sintassi e il periodo e gli elementi musicali, come si vede principalmente in Guido delle Colonne. Ne’ piú rozzi trovi de’ brani di un colore e di ima melodia che ti fa presentire il Petrarca. Valgano a prova alcuni versi nella canzone attribuita a re Manfredi :

E vero certamente credo dire, che fra le donne voi siete sovrana e d’ogni grazia e di virtú compita, per cui morir d’amor mi saria vita.

L ’ Intelligenzia, poema allegorico, pieno d’ imitazioni e di contraffazioni, ha una perfezione di lingua e di stile, che mostra nell’ ignoto autore un’anima delicata, innamorata, aperta alle bellezze della natura, e fa presumere a quale eccellenza di forma