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virtú che consiglia», e Tesser «mobile ad ogni cosa che piace». Tesser «presta ad amare» 1 .
L’appetito (affetto, amore) la tira verso il bene 2 . Ma nella sua ignoranza non sa discernere il bene, segue la sua falsa immagine e s’ inganna. L’ ignoranza genera Terrore, e Terrore genera il male 3 .
Il male o il peccato è posto nella materia, nel piacere sensuale 4 .
Il bene è posto nello spirito: il sommo bene è Dio, puro spirito 5 .
L’uomo dunque, per esser felice, dee contrastare alla carne e accostarsi al sommo bene, a Dio. A questo fine gli è stata data la ragione come consigliera: indi nasce il suo libero arbitrio e la moralitá delle sue azioni 6 .
La ragione per mezzo della filosofia ci dá la conoscenza del bene e del male. Lo studio della filosofia è perciò un dovere: è via al bene, alla moralitá. La moralitá è la «bellezza della filosofia» 7 : è l’etica, regina delle scienze, «il primo cielo cristallino».
A filosofare è necessario amore. L’amore (appetito) può esser sementa di bene e di male, secondo l’oggetto a cui si volge. Il falso amore è «appetito» non «cavalcato dalla ragione» . Il vero amore è studio della filosofia, «linimento spirituale dell’anima con la cosa amata».
1 Esce di mano a Lui, che la vagheggia,...
l’anima semplicetta che sa nulla... ( Purg ., xvi, 85 e 88).
Innata vi è la virtú che consiglia... (Purg., xvm, 62). L’animo, eh’ è creato ad amar presto, ad ogni cosa è mobile che piace (Purg., xviii, 19-20).
2 Ciascun confusamente un bene apprende (Purg., xvii, 127).
3 Immagini di ben seguendo false (Purg., xxx, i3i).
4 Le presenti cose
col falso lor piacer volser miei passi (Purg., XXXI, 34-5).
5 Solo il peccato è quel che la disfranca
e falla dissimile al sommo bene (Par., vii, 79-80).
6 Questo è il principio, li onde si piglia cagion di meritare in voi... (Purg., xvm, 64-5).
Color che ragionando andáro al fondo, s’accorser d’esta innata libertade, però moralitá lasciáro al mondo (Purg., xvm, 67-9).
7 Convito, in, 15.