Pagina:De Sanctis, Francesco – Storia della letteratura italiana, Vol. I, 1962 – BEIC 1807078.djvu/118

bagnatevi nel sangue di Cristo». Ardente è la sua caritá pel prossimo: «Amatevi, amatevi», grida la santa; e predica pace, concordia, umiltá, perdono : voce inascoltata. La regina Giovanna rispondea alla santa con riverenza, e continuava la vita immonda. Lo scisma giungeva al sangue nelle vie di Roma. Piú alto e puro era l’ideale della santa, meno era efficace sugli uomini. La sua vita si può compendiare in due parole: amore e morte. Celebre è la sua lettera sul condannato a morte, da lei assistito negli ultimi momenti. «Teneva il capo suo in sul petto mio. Io allora sentiva un giubilo e uno odore del sangue suo; e non era senza l’odore del mio, il quale io desidero di spandere per lo dolce sposo Gesú» . Il sangue di Cristo la esalta, la inebbria di voluttá. Ad una serva di Dio scrive : «Inebriatevi del sangue, saziatevi del sangue, vestitevi del sangue». «Sudare sangue», «trasformarsi nel sangue», «bere l’affetto e l’amore nel sangue», sono immagini di questo lirismo. Della cella si fa «un cielo», e vi gusta «il bene degl’ immortali, obumbrandola Dio di un gran fuoco d’amore». Nella estasi o visione o esaltazione di mente, è gittata giú e le pare come se l’anima sia partita dal corpo.

II corpo pareva quasi venuto meno. Le membra del corpo, dice Caterina, si sentivano dissolvere e disfare come la cera nel fuoco. E altrove : «Nel corpo a me non pareva essere, ma vedevo il corpo mio come se fosse stato un altro». Questi ardori d’anima, queste illuminazioni di mente, questi martiri d’amore sono espressi con una semplicitá ed evidenza che testimoniano la sua sinceritá. L’anima «innamorata e ansietata d’amore, affogata» dal desiderio «crociato» o della croce, «annegata la propria volontá» nell’amore del «dolce e innamorato Verbo», vive nel corpo come fosse fuori di quello. Posto il suo amore al di lá della vita, vive morendo, dimorando con la mente al di lá della vita. Ma questa morte spirituale non l’appaga: «muoio e non posso morire», dice la santa. Gli ultimi giorni furono battaglie con le dimonia e colloqui con Cristo, e a trentatré anni fini la vita, consumata dal desiderio.

La «commedia dell’anima» è ora pienamente realizzata nel suo aspetto religioso, come espressione letteraria. Quell’anima