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84 storia della letteratura italiana


in tutti gli stati della vita. L’eroe cristiano è chiamato pure «cavaliere», il «cavaliere di Cristo»; ma è un eroe contemplativo, il cui tipo è il frate, il romito, il santo. Come il cavaliere errante, anche lui rinunzia ed ha a vile i beni terrestri; ma la vita dell’uno è militante, quella dell’altro è contemplante: ci è in fondo la stessa idea, di cui l’uno è il soldato, l’altro è il sacerdote. Certo, questi due tipi entrano spesso l’uno nell’altro, e il frate diviene il templario o il cavaliere di Malta, soldato della fede, e il cavaliere errante finisce romito e penitente. Ma il cavaliere, gittandosi nelle piú strane avventure, dimentica e fa dimenticare il cielo, attirata l’attenzione dal maraviglioso delle opere, si che destano uguale curiositá e interesse le geste de’ cristiani e de’ saracini, e la rappresentazione rimane terrena. L’altro al contrario, passando la vita ne’ digiuni, nella povertá, nella castitá e nell’orazione, ci tien sempre viva innanzi l’immagine dell’altro mondo: e perciò questa vita contemplativa è schiettamente religiosa; anzi è ivi la perfezione, ivi il piú alto ideale. La passione dell’anima è l ’esser legata ai corpo, alla carne, e la sua beatitudine o santificazione è sciogliersi da quella e star con Cristo: al che è via la contemplazione e la preghiera. Nelle tre allegorie sull’anima pubblicate dal Palermo è detto: «Ogni bene e virtú, qualunque vogli, è buono in se medesimo, ma la preghiera solamente trae a sé tutte le altre virtú». In queste allegorie compariscono tre esseri, che sono i tre gradi della santificazione: «Umano», «Spoglia» e «Rinnova». Dapprima l’anima, impacciata dal terrestre, dall’Umano, non può scorgere il vero che sotto figura, nel sensibile. Il secondo essere, Spoglia, è la virtú che monda e purga l’anima dagli affetti terrestri; insino a che viene Rinnova, luce mentale, che «rinnova l’anima in tutto e mostra la veritá senz’ombra e senza figura». Questi tre gradi di santificazione comprendono tutta la vita del cavaliere cristiano. Inviluppato nel senso e nella carne, non vede che un barlume del vero, e non giunge all’ultima luce mentale, all’ultimo grado, se non purificandosi e mondandosi della parte terrestre. Anch’egli ha le sue battaglie, ma col demonio e con la carne, ch’egli macera