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428 storia della letteratura italiana


     
ii. — La veritá scientifica, per Dante, come un dato; l’arte, come un ornato — Non compenetrazione dei due elementi: l’allegoria, forma infima e provvisoria dell’arte — Ma, di fronte all’astrattezza allegorica, concretezza del mondo cristiano-politico di Dante — E di fronte all’allegorista, il poeta — Prorompere del poeta attraverso l’allegorista.
     
     
iii. — Oscuritá circa la genesi soggettiva del poema dantesco. Il momento determinante della composizione: l’ideale morale — Le due facce di Dante: l’una apparente e popolare, l’altra nascosta — Opposti indirizzi della critica dantesca, e loro ragioni — Illogicitá di Dante — La Commedia è il medioevo realizzato artisticamente, a malgrado dell’autore e dei suoi contemporanei — La «commedia dell’anima», nel suo senso letterale, attrae e lega lo spirito di Dante — Ma conseguenza del contrasto fra intenzioni e fatto: armonia incompiuta del poema.
     
     
iv. — Che cosa sia l’altro mondo, argomento del poema — La fine della storia umana: le esigenze morali adempiute e immobili — Suo aspetto di «storia naturale»: l’operare sostituito dal contemplare — Ma Dante porta in esso tutte le passioni dei vivi e in quella «natura» ridesta la «storia» — Reciproca azione dei due mondi, terreno e ultraterreno, temporale ed eterno — Tutti i generi di poesia in germe nel poema dantesco — Idea animatrice: il concetto di salvazione, lo spiritualizzarsi dell’uomo — Determinazioni varie di questo concetto.
     
     
v. — I tre regni — L’inferno, regno della materia e del male — Impenitenza delle anime dannate e rappresentazione vigorosa della vita terrena — Onde superioritá estetica della prima cantica sulle altre due — Leggi di svolgimento dell’inferno: il successivo oscurarsi dello spirito fino al suo sparire nella materia assoluta — L’antinferno: i negligenti — Il limbo — Ordinamento morale e ordinamento estetico — La passione come tragicitá — La sublimitá dell’eterno, delle tenebre, della disperazione — I paesaggi infernali e i tormenti — Le figure demoniache — I dannati — Struttura dei singoli canti.
     
     
vi. — Gl’incontinenti e i violenti — Le grandi figure poetiche (Francesca, Farinata, Capaneo, Brunetto, Pier delle Vigne): tragedia ed epopea — I fraudolenti; diversa figurazione dei demòni e dei dannati; caricature e sconciature; non piú individui, ma gruppi: commedia — Ulisse, il grande solitario di Malebolge — Carattere e difetto della comicitá in Dante — Mutamento del riso in disgusto — L’ironia in Dante: