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e studia possibilmente a non alterare con troppo vivaci commozioni la serenitá e il riposo de’ lineamenti: perciò riescono figure epiche anzi che drammatiche. Quel non so che tranquillo e soddisfatto, che senti nelle stanze del Poliziano e ti avvicina piú al riposo della natura che all’agitazione della faccia umana, quella «pace tranquilla senz’alcuno affanno», è l’impronta di queste belle forme: salvo che quella pace non è giá «simile a quella che nel cielo india», un ideale musicale, come Beatrice e Laura, ma vien fuori da uno studio del reale ne’ suoi piú minuti particolari. Senti che il pittore ha innanzi un «modello» accuratamente studiato e contemplato con amore, che nella sua immaginazione si compie e prende quella purezza e riposo di forma che Raffaello chiamava «una certa idea». In questa certa idea ci entra pure alcun poco il classico, il convenzionale e la scuola: difetti appena visibili ne’ lavori geniali, usciti da una sincera ispirazione, dove domina il sentimento della bellezza e lo studio del reale. Cosi nacquero le Madonne del secolo, nella cui fisonomia non è l’inquietudine, l’astrazione e l’estasi della santa, ma la ingenua e idillica tranquillitá della verginitá e dell’innocenza. Queste facce si vanno sempre piú realizzando, insino a che nella immaginazione veneziana di Tiziano pigliano una forma quasi voluttuosa.

La stessa larghezza di concezione nella purezza e semplicitá de’ lineamenti trovi nell’architettura: il gotico è debellato dal Brunelleschi; si collega insieme l’ardito e il semplice, Michelangiolo e Palladio. Chi ricordi in che guisa l’Alberti rappresenta il duomo di Firenze, può concepire il San Pietro: la vasta mole, che è il medio evo nella sua materia e il mondo nuovo ne’ suoi motivi; la vera e profonda sintesi di tutto quel gran movimento, che ti offriva nell’apparenza lo stesso mondo del passato, quelle forme, quei nomi, quei costumi, que’ concetti e quella materia, pure sostanzialmente trasformato ne’ suoi motivi, uscito dalla coscienza e divenuto un puro ideale artistico, l’ideale della forma. Questa materia antica, penetrata di uno spirito nuovo, nella sua vasta comprensione epica, dove trovi fusi tutti gli elementi della nuova civiltá, ti dá anche la letteratura