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76 la poesia cavalleresca
     Lei è senz’elmo, e il viso non nasconde;
Non fu veduta mai cosa più bella.
Rivolte al capo avea le chiome bionde,
E gli occhi vivi assai più che una stella;
A sua beltade ogni cosa risponde.
Destra negli atti, ed ardita favella,
Brunetta alquanto, e grande di persona;
Turpin la vide, e ciò di lei ragiona.
     Angelica a costei già non simiglia.
Ch’era assai più gentile e delicata:
Candido ha il viso, e la bocca vermiglia,
Soave guardatura ed afiatata,
Tal che ciascun mirando il cor gl’impiglia.
La chioma bionda al capo rivoltata,
Un parlar tanto dolce e mansueto.
Ch’ogni tristo pensier tornava lieto.
Qui i contorni esterni sono ritratti con una gran potenza determinativa. Il Boiardo ha forza d’inventare e di dare determinazione all’inventato.

       Che resta? Resta a mostrar vivo il personaggio. Gli avete dato tal forma e tal carattere, fatelo vivere. Bisogna che la concezione diventi situazione. Anche i più appassionati non sono sempre appassionati. Volendo mettere in opera le determinazioni, bisogna scegliere tali circostanze mediante le quali possano manifestarsi le forze interne d’un personaggio. V’è situazione estetica quando il personaggio è posto nelle condizioni più favorevoli, perché possa rivelarsi. Ora il Boiardo quando si tratta di mettere in opera non ha la forza di trovare una situazione.

Prendiamo ad esempio Angelica ed Orlando.

Angelica è bellissima, ma senza cuore, maga ed incantatrice. Non v’è situazione che faccia risaltare queste qualità interne. L’Ariosto ha inventata la situazione in cui Angelica vive. Questa donna, che ha sprezzati e burlati e s’è servita, tenendoli a bada, di tanti amanti, incontra un pastorello e va ad innamorarsi e perdersi dietro lui. Situazione ironica, che dà vita a quel carattere.