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essenza 283

di sé in sé, cioè di sé come reale in sé come possibile; ma questo è anche un essere posto o Realtà, e perché le determinazioni formali sono anche determinazioni del contenuto questo possibile secondo il contenuto è determinato reale. In quanto la Sostanza trasporta il possibile mediante la realtà in un contenuto, essa crea; in quanto riconduce il reale nel possibile, essa distrugge. Ma ambi sono un identico: si crea distruggendo, e si distrugge creando: il positivo e il negativo, il reale e il possibile sono nella sostanziale necessità assolutamente congiunti. Gli accidenti come tali non hanno alcuna potenza l’uno sull’altro; essi sono il qualcosa essente o essente per sé, esistenti Cose di varie proprietà. Tutti sussistenti <di Parti, sostanziali Parti, Forze sollecitantisi e condizionantisi reciprocamente. Non è l’accidente che esercita una potenza sull’altro, ma è la Potenza della sostanza che li contiene entrambi, e come negatività dà loro un disuguale valore, determinato l’uno come morente, l’altro come nascente, cioè quello passante nel suo possibile, questo di là nella sua Realtà.

Identità immediata della Sostanza.

La Sostanza così eternamente si duplica in questa differenza di forma e di contenuto, ed eternamente si purifica da questa parzialità, ma nello stesso unificarsi ritorna nella determinazione e differenza. Un Accidente stimola un altro, solo perché questa totalità della forma e del contenuto è il suo proprio sussistere ed il morire ad un tempo di sé e dell’altro. Per questa immediata identità della Sostanza e sua presenza negli accidenti, essa in questa prima determinazione non è ancora manifestata secondo il suo totale concetto: le sue differenze non sono reali. Come potenza, essa è il Mezzo termine, nella negatività degli accidenti positivo loro permanere, e loro semplice essere posto nel loro sussistere: così è la Necessità, o unità della sostanzialità ed accidentalità: i suoi estremi non hanno alcun proprio sussistere. La sostanzialità perciò come l’immediata unità della potenza con sé è nella forma solo della sua identità, non della sua negativa es-