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278 la logica di hegel

contenuto è essa limitata realtà, quindi un accidentale. 2) Secondo la forma il reale possibile è il Necessario, ma solo in sé: esso è posto come l’essere altro della realtà e possibilità l’una rispetto all’altra. La reale necessità è il ritorno in sé non da se stessa, ma da quell’inquieto essere altro del reale e del possibile: essa perciò contiene in sé l’essere altro o l’accidente — unità solo in sé della necessità e dell’accidente — assoluta Realtà.

c)

ASSOLUTA NECESSITÀ


Assoluta realtà e possibilità.

La determinazione della reale necessità è ch’essa ha in sé la sua negazione, l’accidente. Questa determinazione nella sua prima semplicità è Realtà; perciò la determinata necessità è reale necessità; e la realtà è necessaria, o assoluta, in quanto ha in sé la necessità come suo essere in sé, non il possibile: e perciò non può essere un altro. Ma perché assoluta o unità di sé e del possibile, essa può indifferentemente ricevere l’una o l’altra di queste due determinazioni — perciò vuota determinazione, accidente, un mero possibile, che può essere un altro. Ma la possibilità è essa stessa assoluta, cioè un possibile che può esser determinato come possibile e come reale: e per questa indifferenza rispetto a sé è posta come vuota accidentale determinazione. Cosi la reale necessità contiene non solo in sé l’accidente, ma questo diventa in lei. Ma questo diventare come estrinsechezza è il suo proprio essere in sé, o diventare: il supporre è il suo porre. Essa è il tolto essere del reale nel possibile, ed il contrario; come semplice passare dell’uno nell’altro essa è la loro semplice positiva unità, ciascuno concordando nell’altro solo con sé. Cosi essa è la Realtà, ma immediata semplice concordanza della Forma con sé: il suo negativo porre di que’ momenti è il supporre, o il porre di sé come tolta o immediata, un concordare con sé non in un altro, ma nella sua negazione stessa o suo essere in sé.