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276 la logica di hegel

così vario contenuto — la reale o determinata Realtà. Questa come tale dapprima è l’esistente Mondo; ma perché come realtà è anche essere in sé, essa si ritiene nel vario della mera esistenza: la sua estrinsechezza è intrinseco rapporto solo su di sé. Ciò che è reale, può produrre: qualcosa mostra la sua realtà mediante quello che produce. Il suo rapporto all’altro è la manifestazione di sé. La reale realtà ha immediatamente in sé il momento del possibile o dell’essere in sé, ma come solo immediata unità è l’essente differente dall’essere in sé o dal possibile.

Reale possibilità.

La realtà riflessa in sé è la reale possibilità, essere in sé della realtà pieno di contenuto. Perché è reale, è essa stessa immediata esistenza, l’esistente varietà di circostanze che si rapportano ad essa — così la posta Totalità della forma, ma della forma nella sua determinazione, cioè realtà immediata o formale, ed astratto essere in sé. La realtà come solo immediata, è solo una delle parti: la sua possibilità è perciò non la sua propria, ma di un altro, un essere altro. Cosi la reale possibilità produce la totalità delle condizioni, una realtà varia non riflessa, ma determinata di essere l’essere in sé di un altro, e di dover ritornare in sé. Questa varia totalità o reale possibile, perché essere in sé, è non solo secondo la sua semplice determinazione di contenuto, ma anche sviluppata nelle sue diverse circostanze un identico con sé, un non contraddicente; ma perché varia, essa è un differente che passa nell’opposizione e quindi nella contraddizione. Perciò la varia esistenza non solo per estrinseca riflessione, ma in se stessa è questo, di togliersi e di andare a fondamento, cioè di essere il possibile non un altro, ma esso stesso: condizione non per una supponente riflessione come nel condizionato fondamento in cui le condizioni hanno la forma e il possibile fuori di loro, ma posta in se stessa come possibilità. Quando ora tutte le condizioni di una cosa sono sostanzialmente sussistenti, cioè riflesse in sé, o realmente possibili, la Cosa esce nella realtà: