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essenza 261

determinazioni; l’identità delle quali è essenzialmente diventare e passare, non più il rapporto del fondamento come tale. Il Mondo essente in sé e per sé è così nella totalità del vario contenuto, un Mondo in sé differente; esso è identico con l’apparente o posto, del quale è fondamento, ma identità determinata come opposizione. La forma del mondo apparente è la riflessione nel suo essere altro o mondo essente, ma esso in questo ritorna in se stesso così che questo è il suo opposto. Cosi il mondo essente in sé e per sé è in contrario rapporto del mondo apparente.

c)

LA LIBERAZIONE DELL’APPARIZIONE - L’UNIVERSO


Contrario rapporto.

Il Mondo in sé e per sé contenendo il negativo momento, e così essendo la totalità delle determinazioni del contenuto e de’ suoi mutamenti corrispondente al mondo apparente, è il determinato fondamento di questo, ma insieme produce la sua opposta parte. I due mondi si rapportano così in modo che il positivo nel mondo apparente è il negativo nell’essente, e viceversa.

Toglimento della Differenza.

Ma la differenza loro in questa opposizione è appunto sparita: l’apparente è riflessione nell’essere altro, in cui le sue determinazioni ed esistenze hanno il loro fondamento e sussistere; ma l’altro è parimente riflesso in un altro; così essi si rapportano solo ad un altro toglientesi, e perciò su di sé. L’apparente è perciò in se stesso il porre uguale a sé, o il mondo essente in sé e per sé. Parimente il Mondo essente in sé e per sé è 1 ’ Identico con sé, contenuto sottratto all’essere altro e al mutamento; ma il contenuto, come sostanziale riflessione dell’apparente in se stesso, o perché la sua differenza estrinseca è in sé riflessa ed assoluta differenza, contiene il negativo momento e il rapporto su di sé come sull’essere altro; esso diventa perciò contenuto opposto a se stesso, contrariantesi, inessen-