Pagina:De Sanctis, Francesco – La giovinezza e studi hegeliani, 1962 – BEIC 1802792.djvu/260

254 la logica di hegel

ma in sé riflesso, determinato Uno, la Cosa in sé liberata dal suo essere determinato e dall’altro ritornata in sé, ma come Altro: negazione identica con sé rispetto alla positiva continuità della materia — la tal Cosa.

Rapporto quantitativo.

La tal cosa è così un riflesso in sé, ma parimente un estrinseco. Le sostanziali materie si rapportano alla Cosa che sussiste in esse, ma esse sono indifferenti a questo rapporto. Il rapporto è perciò un estrinseco legame di esse, ed una cosa è differente da un’altra solo per questo, se più particolari materie ed in quale quantità si trovano in lei. Esse penetrano sulla tal cosa, si continuano nell’altra; sicché appartenere a questa o quella cosa è per loro indifferente, o niun limite. Né sono esse tampoco limitate l’una rispetto all’altra, perché il loro negativo rapporto è un estrinseco, la tal cosa improduttiva e senza forza. Come sostanziali, esse sono impenetrabili; nella loro determinazione rapportantisi solo su di sé, indifferenti l’una all’altra o capaci solo di un limite quantitativo. La tal cosa è questo loro quantitativo rapporto, una semplice riunione, l’ancora di esse. La tal cosa sussiste in un quantum della materia, ancora in un altro, ancora in un altro ecc.: essa produce solo questa concordanza meccanica, che non è concordanza.

c)

LA LIBERAZIONE DELLA COSA


Liberazione.

La tal cosa, come semplice quantitativa composizione della libera materia, è il mutabile. Il suo mutamento consiste in questo, che una o più materie saranno separate o aggiunte alla composizione, e che così il loro reciproco rapporto quantitativo sarà mutato. Il nascere e il morire della tal cosa è l’estrinseca liberazione di tale estrinseco legame, a cui essa è indifferente (di essere legata o no). Le materie circolano senza impedimento dentro o fuori la tal cosa: questa è l’assoluta porosità senza propria misura o forma.