Pagina:De Sanctis, Francesco – La giovinezza e studi hegeliani, 1962 – BEIC 1802792.djvu/255


essenza 249

ed è immediato. Amendue si mostrano per sparire: un mostrarsi o uscir fuori della cosa in questo movimento tautologico, così immediato che esso è mediato solo mediante lo sparire della mediazione. La Cosa esce dal fondamento; ma questa non è un estrinseco, ma il proprio essere posto del fondamento; il quale ivi si congiunge con sé e la riflessione nell’altro è la sua riflessione in sé. La cosa esce così dalla sua propria essenziale negatività o forma. Immediato mediato e per lo sparire della mediazione identico con sé — esistenza.


[SEZIONE SECONDA]

L’APPARIZIONE O IL FENOMENO


Esistenza o Cosa.

Apparizione o fenomeno.

Rapporto essenziale.

quadro iv: l’esistenza


Ciò che è, esiste: la verità dell’essere non è un primo immediato, ma l’essenza uscita fuori nell’immediato. L’essenza come fondamento si toglie, ed è così esistente: la sua apparenza di sé in sé per la tolta riflessione è apparizione estrinseca o fuori di sé: l’essere apparente nell’essenza esce dalla essenza come cosa o esistenza. L’esistenza perciò non è un semplice immediato; ma l’essenza o la mediazione tolta, sparente, negantesi. Questa negazione non è il Nulla, Abgrund, fondamento negativo. La negazione è essenzialmente posizione, o positiva continuità con sé. La mediazione nega sé, o è sparente; e appunto mediante la sua negazione, è affermazione, cioè nella sua negazione l’Identico o l’uguale a se stesso, 1 ’Immediato. L’esistenza è perciò la Mediazione nel suo sparire identica con