Pagina:De Sanctis, Francesco – La giovinezza e studi hegeliani, 1962 – BEIC 1802792.djvu/228

222 la logica di hegel


Affinità elettiva.

In chimica il materiale ha la sua specifica determinazione nel rapporto all’altro; esiste come questa differenza. Il rapporto è legato in una quantità, non solo rapporto ad un singolare altro, ma ad una serie di tali differenti: i legami con questa serie si fondano sull’affinità con ciascun membro di essa; ma in questa indifferenza ciascuna è altresì escludente rispetto l’altra. Né solo in chimica. Il singolare suono p. es. ha il suo esistere o qualità armonica o disarmonica nel legame con altro e con la serie di altri: cioè ne’ quantitativi rapporti che formano una serie di esponenti. Il suono singolare è il suono fondamentale di un sistema, ma perciò di nuovo singolare membro nel sistema di ciascun altro suono fondamentale. Le armonie sono escludenti affinità elettive, ma il cui qualitativo si libera di nuovo nella estrinsechezza del quantitativo. Così è posto un passaggio dell’indifferente quantitativo rapporto in un qualitativo, ed al contrario dello specifico essere determinato nell’estrinseco rapporto — una serie di rapporti ora solo quantitativi, ora specifici e misure.

B)

NODI DI LINEE DE’ RAPPORTI DI MISURA


Unità essente per sé o rapporto su di sé.

Il rapporto di misura è qui come specifico, escludente; cioè nella neutralità negativa unità de’ differenti momenti — unità essente per sé, che rimane incontro ad altre affinità elettive. Ma per la quantitativa determinazione fondamentale la escludente affinità si continua nelle altre neutralità a lei estrinseche: così essa è un estrinseco in sé, e nel suo rapporto su di sé è mutabile. Ma il suo rapporto su di sé è differente dalla sua estrinsechezza e mutabilità, o dal suo quantitativo, rispetto a cui esso è essente qualitativa base — permanente materiale substratum, che come insieme continuità della misura nella sua estrinsechezza con se stessa, contiene nella sua qualità la specificazione di quella estrinsechezza.