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188 la logica di hegel

l’esistere apparisce come un primo — essere con un nientessere in semplice unità. (Che il Tutto, l’unità dell’essere e del niente, sia nella parziale determinazione dell’essere, è estrinseca riflessione, non ancora posta o data nella cosa stessa).

Il puro essere è qui unità essente, essere determinato, un concreto — esistere.

La determinazione come tale comprende e la qualità e la quantità (Bestimmtheit).

Qualità — realtà e negazione.

La determinazione (il niente) non si è ancora liberata dall’essere: nella sua immediata unitá con l’essere niuna differenza è posta ancora: l’essere non è il generale; la determinazione non il particolare. La determinazione isolata per sé, come essente determinazione, è Qualità — un tutto semplice immediato. Ma la determinazione solo come immediata ed essente è qualità parziale: resistere contiene anche il niente. La qualità come essente è realtà, un positivo, da cui è escluso ogni negativo (che essa contiene, ma solo in sé, non posto). La qualità affetta dal niente è negazione, non pura mancanza, puro niente; ma un esistere, una qualità determinata solo con un nientessere. L’Essere e il Niente sono qui realtà e negazione, ma realtà e negazione ancora astratte.

Prima negazione della negazione, o qualcosa.

La realtà, perché esistere, contiene la negazione. La negazione, perché esistere, contiene la realtà. La differenza è tolta, e l’esistere mediante il toglimento della differenza ritorna uguale a se stesso. Questo esistere dalla differenza riflesso in sé è essere in sé, esistente, qualcosa — negazione della negazione, concreta assoluta negatività. Qualcosa è essente, come negazione della negazione, perché questa è il semplice rapporto su di sé posto di nuovo. Qualcosa è così la mediazione di sé con sé, astratta mediazione nel diventare, qui posta nel qualcosa, determinato come semplice Identico, essere. Qualcosa è, e perciò è esistente. Esso è anche