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— Oh cara, anche la storia sacra!

— Ti ricordi la povera Marietta dell’Acquabella? una notte sognò che il suo figliuolo soldato in Sicilia era malato di vaiolo: la mattina non giunse il telegramma ch’era morto?

— Storie del medio evo! — ribattè sgarbatamente Paolino, che cominciava a non credere più a niente.

— Saranno idee vecchie, ma alle volte le idee vecchie fanno correre le nuove.

— Ebbene, che cosa ti sei sognata? Sentiamo anche questa, — disse Paolino, sollevandosi un poco sul letto e guardando la sorella con un fare tra il disgustato ed il burlesco.

— Mi pareva dunque che Beatrice fosse ancora qui alle Cascine coi suoi figliuoli, nella stanza qui sotto, che era la sua, — va bene? — La pettinavo come solevo far tutte le mattine, pigliando in mano quella bella massa di capelli, che pare un bandolo di lino, un profluvio, che vanno fino in terra quando è seduta. La stavo pettinando, quando mi rimase in mano una ciocchetta di quei capelli. E proprio in quella mi svegliai.

— O che bel sogno! o che bel sogno! — cantarellò Paolino, lasciandosi cadere sul cuscino e ridendo di mala voglia.

— Aspetta un poco, che sentirai. Mi sve-