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lezione preliminare. xix

Francese, contemperandosi cogli altri due dialetti che il premevano da ambi i lati, e venendosi con essi a fondere o nell’Isola di Francia, od entro le mura della regale Orleano.

La Lega Armorica, la vicina Aquitania, i possessi Normanni che oltrepassavano la Loira davano al dialetto Normanno una maggiore somiglianza colle lingue Occitaniche, e per ciò stesso, minorandone i dittonghi, e riducendolo per lo più a suoni meno pingui e decisi, lo venivano accostando insieme a ricordare l’italiano. Il Piccardo al contrario dovendo segnare con latino alfabeto gl’incerti suoi suoni, le aspirazioni e le gutturali che il mostravano meglio informato di una settentrionale pronuncia, sostituiva il ch al k, sovrabbondava di lettere, e specialmente di vocali connesse per rendere il commisto suono de’ suoi dittonghi e trittonghi. Il Borgognone per fine che amava un non so quale lezioso strascico di enunciazione, inseriva quasi in ogni parola una sua vocale caratteristica, ed ammincolando così le a come le e di i sovraggiunti, veniva a farsi vasto e pieno, e per conseguenza talvolta lento e abbiosciato. Cosi alla futura Lingua Francese che dall’unione avvertita indi ne nascerebbe, il Normanno avrebbe dato la spigliatezza, il Piccardo lo spirito, la sonorità il Borgognone.

Volendo cercar dunque per questi antichi dialetti, ossia per l'antica lingua d’oil in essi stessi spartita, alcune forme sue proprie e dismesse dappoi, le quali valgano però a dimostrarci o la nativa