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xviii lezione preliminare.

che primieri dal Reno rifuggirono innanzi le prime invasioni dei Franchi. Per differenza da questi sopra discorsi noi troveremo invece uscire più mingherlino o più smilzo il dialetto di Normandia, perchè i terzi abitatori sopravvenutivi dal Norte vi portarono nella pronuncia la stretta e speciale secchezza delle lingue Scandinave. Si potranno dunque largamente dividere, secondo l’opinione del Fallot, i dialetti principali della lingua Oytana in normanno, in piccardo o fiammingo, ed in borgognone, rimanendo poi il dialetto della mezzana Sciampagna misto cosìi del primo come del terzo.

Si parlerà dunque esso primo in Normandia, Bretagna alta, Maine, Perche, Angiò, Poitù e Santongia; il secondo in Piccardia, Artois, Fiandra, Hainaut, Basso Maine, Thierache, Rèthelois e Sciampagna settentrionale; il terzo in Borgogna, Nivernese, Berrì, Orleanese, Turenna, Basso Borbonnese, Isola di Francia, Sciampagna meridionale, Lorena e Franca Contea. Dal che ne conseguirà finalmente essere il dialetto normanno, il dialetto gallo-romano-franco-normanno della lingua d’oil, ed occupare l’ovest della vera Francia: il piccardo o fiammingo essere il dialetto gallo-romano-franco della lingua d’oil, e tenerne le parti settentrionali: il Borgognone finalmente essere il dialetto gallo-romano-franco-burgundio di essa lingua, e spandersi non tanto all’est, quanto per mezzo il centro e il cuore della Francia, e per ciò stesso doversi ritenere fra gli altri pel principale non solo, ma per quello ancora che servi quasi di base all’ odierno