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Durante questo intervallo, Milne Edwards assoggettava alle acute sue investigazioni altri esseri organici, affini per molti gradi alle bifore, ma non più liberi e nuotanti al pari di queste, bensì come le ostriche aderenti alle pietre e ad altri corpi immersi nelle acque del mare. Tali sono le ascidie, di cui alcune vivono isolate; altre sociali, cioè ben distinte singolarmente ed appena congiunte fra loro per altrettanti peduncoli: infine vi hanno ascidie composte, formate da molti individui riuniti da un inviluppo comune in masse subglobose, con tante aperture stellate corrispondenti ai due orifizj di ciascun individuo.

Era noto soltanto il propagarsi per uova di questi animali, quando Milne Edwards pervenne a scoprirvi anche la moltiplicazione per gemme, le quali, portate da un lungo picciuolo, e nascoste sotto la tunica esteriore, non son fatte palesi che dallo scalpello anatomico.

Nelle ascidie semplici, gli embrioni appena sbucciati presentano un corpo subgloboso munito di una Fig. 21. Larva d’Ascidia.lunga coda guizzante, così che pel loro esteriore, ed affatto in miniatura, ricordano i girini delle rane, o più esattamente certi infusorj detti cercarie dalla coda di cui sono forniti. Questi embrioni nuotano per poco, indi si fissano su di un corpo, e per una serie graduata di successive mutazioni convertonsi in un’ascidia perfettamente organizzata: questo termine è raggiunto assai più presto dai novelli individui prodotti per gemme (fig. 21).

Nelle ascidie sociali e composte, le giovani larve possono esse medesime suddividersi in piccoli bottoni raggruppati secondo un certo ordine, e dai quali si costituisce infine una piccola famiglia di individui aggregati. Il curricolo vitale delle ascidie si compone quindi di tre principali periodi: da prima quello di larva o di infu-