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sti la vescicola ombellicale, che corrisponde al sacco vitellino, ed è piccolissima, scompare in generale ben presto; e così è del pari dell’allantoide, che acquista però grandi dimensioni, e la forma vescicolare in alcune specie, come nel cavallo: essa è inoltre priva di vasi (fig. 18).

Mentre l’uovo di gallina ha in sè tutti i materiali per la nutrizione e l’accrescimento dell’embrione, quello de’ mammiferi è talmente piccolo, che deve procurarsi questi materiali dalla stessa madre, Fig. 18. Embrione di cavallo co’ suoi inviluppi1. colla quale fa d’uopo stabiliscasi comunicazione vascolare. Perciò ne’ primi tempi della gestazione in una o più parti dell’utero si forma un’essudazione di materia concrescibile, nella quale penetrano numerosi vasi dell’utero stesso: e nella corrispondente porzione dell’esterna membrana fetale (corion) si adunano, si sviluppano, si intrecciano i vasi ombelicali (que’ medesimi che nell’embrione di pulcino appartengono all’allantoide); e così formansi due strati vascolosi detti placente (una materna, l’altra fetale); mediante i quali è provveduto alla nutrizione del feto. La distribuzione ed il numero delle placente fetali è varia ne’ differenti ordini di mammiferi. In alcuni, come nell’uomo, la placenta è unica, grossa; e la rimanente porzion del corion è liscia: in altri, come ne’ cammelli e ne’ cavalli, essa è disseminata sotto forma di un velluto vascolare su tutta la superficie del corion; nelle vacche e nelle pecore le placente sono molto nu-

  1. a vescicola ombellicale. — b Vasi onfalo-mesenterici. — c Allantoide. — d Corion. — f Sacco dell’amnios. — g' Embrione.
    (Bojanus. — Isis 1818).