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dopo, sopravvenuto un primo solco, è diviso in due: poi con un secondo solco tagliante il primo ad angolo retto, in quattro: quindi in otto, Fig. 13. Uova di cheppia (Clupea)1.in sedici, in trentadue; e così progredendo sempre in ragione geometrica, il rialzo diventa un ammasso di cellule embrionali. Il tuorlo non ha preso parte in queste solcature. L’embrione che si forma alla sua superficie, a poco a poco lo investe e lo ritira nella cavità addominale, dove col tempo è assorbito (fig. 13).
Se invece si osservano i mutamenti che hanno luogo nell’uovo fecondato di un mollusco o di una salamandra acquatica, si vede prima di tutto l’uovo intiero dividersi mediante un gran solco in due lobi: ciascun di questi in altri due: e così di seguito la divisione si continua, sino alla formazione delle cellule embrionali. Se ricercasi la causa prima e vera della differenza tra questo caso e l’antecedente, la si trova in ciò, che ne’ pesci la formazione delle prime cellule dal contenuto della vescicola di Purkinje, si effettua alla superficie del tuorlo; Fig. 14. Uova di mollusco (Acteon) in corso di sviluppo, spogliate della loro membrana testacea2.anzi fuori di esso: nelle salamandre invece, essa ha luogo nell’interno del tuorlo stesso, ed ognuna di queste cellule serve di centro d’attrazione della sostanza del tuorlo e ne rimane inviluppato, facendo le veci di nucleo (fig. 14).
- ↑ A. Mezz’ora dopo la fecondazione. Prima formazione del germe.
B. Un’ora dopo la stessa. Divisione del germe in due.
C. Un’ora e mezza dopo la stessa. Divisione del germe in quattro. - ↑ A. Diviso in due (due ore dopo la deposizione.)
B. Diviso in quattro (quattro ore dopo la stessa).
(Vogt. — Annale des Sciences naturelles, 1846).